SOLO UNA NOTTE... - di "Cecylia"

   Era una calda serata di fine Giugno e il cielo era limpidissimo e pieno di stelle; <gia’ proprio come “quella” sera alla zona segreta> Quistis stava ripensando a quella notte mentre sorseggiava un drink agli agrumi. Era tutto splendido: il piano bar, gli amici, la musica allegra ma allo stesso tempo molto romantica, la spiaggia e il molo di Balamb illuminato dalla luce del faro.

   Erano tutti allegri: Zell ballava (si fa per dire….) con la ragazza con la treccia, Irvine era mezzo ubriaco e Selphie non era da meno…

   L’unica da sola in disparte era Quistis….no…quella sera qualcun altro era solo…Squall.

   Infatti Rinoa quella sera era a Deiling City, suo padre voleva parlarle e quindi l’aveva invitata a cena.

   Quistis pensava <Anche i suoi occhi sono come quella sera, tristi, vuoti, freddi…>

   Tutto d’un tratto Squall si alzò, quasi in preda ad una crisi di nervi, e si diresse verso la spiaggia…

   Quistis lo notò <Dove sta andando? Ah, la spiaggia… quasi quasi lo seguo…> Quistis era titubante <Forse è meglio lasciarlo in pace, ma mi si chiude il cuore a vederlo cosi… se avessi anche solo la metà delle qualità di Rinoa a quest’ora forse ci sarei io al suo fianco…

   Una lacrima le rigò il viso, si alzò dalla sedia: non voleva che la vedessero piangere, la fredda e impassibile Quistis non poteva permettersi di piangere.

   Camminava lentamente per le vie deserte del piccolo porto, mentre pensava ebbe un idea: <Forse per stasera potrei essere allegra e spensierata con lui, proprio come Rinoa… Rinoa... perché lei e non io? … No, devo essere me stessa... solo me stessa!>

   Il suo passo si fece più deciso, mise a posto il vestito aderente bianco, si asciugò gli occhi e si sistemò sulle spalle i lunghi capelli dorati.

   Quando arrivò alla spiaggia vide Squall seduto sulla sabbia che osservava il mare.

   Il ragazzo si girò di scatto e appena la riconobbe in lontananza, il suo cuore prese a battere velocemente: quelle lunghe gambe snelle, la vita sottile, la pelle chiara e morbida, i capelli sciolti sulle spalle ma soprattutto quegli occhi tremendamente azzurri gli facevano spesso quell’effetto, anche se lui non lo voleva dare a vedere.

   La bellissima professoressa che solo un anno prima lo aveva stregato… già la sua prima vera cotta… Quistis.

   Squall non l’aveva mai dato a vedere e tutte le volte che lei le chiedeva preoccupata <Cos’hai, mi sembri così triste?> Lui non poteva fare altro che risponderle freddamente <Non sono cose che ti riguardano!>

   A ogni passo che Quistis faceva il cuore di Squall batteva più forte…doveva cercare di controllarsi!

   Quistis gli si avvicinò e si sedette acanto a lui <Ciao, ti ho visto un po’ giù stasera, cos’ hai?> Non c’è neanche bisogno di chiederglielo pensò Quistis.

   Squall stava per risponderle con il suo solito tono ma qualcosa lo blocco’ <Mi sento solo>. Cosa stava dicendo? Una cosa del genere non l’aveva mai detta neanche alla sua Rinoa.

   Quistis prese coraggio: <E’ per via di Rinoa?> attese una risposta, ma non l’ebbe. Per Quistis era ora di buttare le carte in tavola <Non esiste solo Rinoa!> disse seccamente. <Ma cosa dici?> disse lui leggermente alterato. Quistis si girò, e lo guardò negli occhi, in quegli stupendi occhi che brillavano dei riflessi del mare, e gli disse: <Dico solo che per una sera te ne puoi anche dimenticare>. In un altro momento Squall l’avrebbe mandata a quel paese, ma quella sera non riusciva… e in fondo era quello che lui veramente voleva.

   Non sapeva proprio cosa fare… lei stava li, immobile e lo fissava… non gli si era mai avvicinata così tanto e quegli occhi blu profondi, un po’ lucidi come dopo aver pianto lo stregavano.

   Squall non sapeva davvero cosa fare, ma lei ad un tratto fece una cosa che non le aveva mai visto fare: fece un sorriso stupendo, dolcissimo e sincero.

   Entrambi non riuscirono più a resistere: Quistis non aveva più paura di ferire la sua amica Rinoa e nel cuore di Squall sparì ogni senso di colpa che lo tratteneva... tutti e due sapevano che non potevano tirarsi indietro!

   Quistis si sporse verso di lui, Squall accarezzò il suo viso con una mano e finalmente le loro labbra si sfiorarono, prima dolcemente, poi con più passione.

   Quistis si stese sulla sabbia bianca, Squall la sovrastò e cominciò a baciarla.

   Ma la ragazza tutto ad un tratto disse: <Stasera, voglio che pensi solo a me e non a Ri...>; Squall la interruppe <Non dire niente, se io sono qui con te non penso ad un'altra. Sono qui con te perché voglio stare con te….anche se solo per una notte.

   Le onde continuavano a infrangersi sul bagnasciuga, la luna continuava ad illuminarli e le stelle continuavano a brillare… si amarono e si baciarono per tutta la notte... Fino all’alba…

   Quistis si destò e si rivestì, una sola stella era rimasta a spiarli e il sole cominciava ad infuocare il mare. Squall dormiva ancora come un angioletto.

   La ragazza si chinò per baciare le labbra di Squall, ma si fermò e dopo aver sorriso disse sottovoce <Oggi è già un altro giorno la notte è terminata: non mi appartieni più> E detto questo gli schioccò un bacio sulla guancia <Sii felice con la tua….Rinoa. Ti voglio bene e non ti dimenticare di questa notte!>

FINE


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LE STRATEGIE DI ZELL
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