LA PRIMA BATTAGLIA - di "Luca Dincht"

Maledetti. 
Maledetti! 
I soldati di Galbadia.
Tutto era cominciato nel momento in cui il Garden di Balamb era stato assalito da quello di Galbadia. 
Erano atterrati ed era incominciato il terrore vero. 
Sembrava semplice come lo spiegava Zell "La squadra A difenda il lato est, la B il lato Ovest..." ma a quanto pare si sbagliava. 
Quei maledetti erano troppi. 
Prima avevano abbordato con le moto, poi l'attacco aereo dal 2° piano... all'atterraggio dei due Garden la battaglia doveva continuare a terra. 
"Ragazzi, per molti di voi questo è il momento della vostra prima battaglia, nella quale potreste morire per davvero.Non è un addestramento, buona fortuna e... portate a casa la pelle." 
Le ultime parole gli uscirono amare dalla bocca, non era bello dire così, sembrava che quei ragazzi dovessero andare in una missione suicida. 
"Se non vi sentite più di continuare, ritiratevi, non dovete morire" 
Si sentì soddisfatto delle sue parole, molti visi tirati e impauriti si rilassarono. 
Siamo schierati, usciamo, la luce del sole è forte, il cielo è limpido. 
"Perché un così bel giorno sarà rovinato con il sangue di tanti uomini?!?" si chiese mentre si abituava alla luce. 
Si lanciò addosso un Protect, non voleva morire, era giovane, aveva davanti una vita... perché sprecarla in quel modo, tentando di fare l'eroe? 
Arrivò l'avanguardia Galbadiana, non erano forti quei soldati, ma erano maledettamente troppi.Si lanciò in mezzo alla mischia con un urlo e sfoderò il suo Gunblade. 
Un raggio di sole riflesso lo abbagliò ma si sentì fortissimo e cominciò a combattere come un leone, con la sua sola forza. 
La battaglia fu terribile, la confusione era totale, fra il fragore delle lame e i colpi esplosi dai Gunblade. 
Ad un certo punto... 
dolore .
Tanto dolore alla mia spalla 
Chi è stato?!? 
Se devo morire voglio vedere la luce del sole! 
Si girò con le ultime forze 
guardò verso l'alto e c'era un soldato galbadiano chino su di lui, pronto per il colpo finale. 
Titubanza.
S'incontrano i due sguardi. 
Il SeeD vede un ragazzo come lui 
Il soldato galbadiano vede un ragazzo come lui. 
La battaglia è ferma per loro due, il tempo è fermo, l'uomo vede se stesso in un altro uomo, la divisa non esiste più, l'odio non esiste... 
Dopo essermi curato vidi quel ragazzo scappare. 
Dopo poco tempo rivide quel ragazzo morire falciato da un Gunblade. 
Gli corse incontro e lo guardò: 
"Grazie"


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LE STRATEGIE DI ZELL
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