MEMORIES - di "Farah Kramer"
Zell camminava tristemente nella hall del
Garden... si sentiva così giù non pensava a nulla e non sapeva il perché della sua condizione, un nodo alla gola lo strozzava mentre i suoi glaciali occhi si tingevano di tristezza e di malinconia,
malinconia? Malinconia per che cosa? Non lo sapeva neppure la luna il perché…
sembrava un involucro vuoto senza anima, beh, d'altronde noi uomini non siamo così?
Siamo solo delle inutili pedine nella mano del destino… così a passi lenti e stanchi tornò nella sua stanza, magari avrebbe capito il perché di tutta quella
tristezza… Si chiuse pesantemente la porta alle spalle e si butto sul letto, si sentiva strano voleva un po’ piangere e un po’ urlare, ma sapeva che non avrebbe mai trovato l’equilibrio in quel pazzesco pomeriggio d’estate. Lo accolse un attacco di rabbia, improvvisamente si alzò e iniziò a prendere a pugni il muro, in quel istante si chiese se stesse diventando pazzo, pazzo per il peso incessante dei
ricordi… poi aprì i cassetti della sua scrivania, era guidato da una mano misteriosa, non sapeva bene neppure lui perché lo stesse facendo, frugando fra oggetti vari e mozziconi di matite trovò qualcosa, gli sembrava un’eternità che non apriva quel cassetto, e non riusciva a ricordare l’ultima volta che lo aveva
fatto… era tutto così strano, l’odore di chiuso e della polvere gli rievocò quasi le lacrime agli
occhi... Era semplicemente un quaderno con un’etichetta qualsiasi con su scritto da lui “Memories”, sì ora si
ricordava. Era il suo quaderno dei ricordi che aveva scritto durante la “saga” di Artemisia e il periodo precedente e quello subito dopo, lo aprì.
Nella prima pagina tutta ingiallita dal tempo c’erano le firme dei suoi amici con le loro dediche, le
lesse, e fu come entrare in un altro mondo. Squall gli aveva scritto: ”Mai toccherai il mio
gunblade!”; poi la piccola Selphie: ”Per te sarò anche una bambina ma resterò sempre tua
amica!”; e Quistis: ”al mio alunno divora-panini”; la dolce Rinoa :”Un abbraccio forte forte (Squall non ti arrabbiare) al mio gallinaccio
spelacchiato!”; infine Irvine: ”Un giorno ti insegnerò a fare colpo!”. Sì ora si ricordava di quel giorno era stato subito dopo la festa indetta dal Garden per la loro
vittoria… poi piccolo scritto in fondo a matita c’era “ecco la pagina che conserverò per i miei migliori
amici… ”Già lo aveva scritto quando incominciò il diario molto prima di conoscere Squall e gli altri. Il suo volto si dipinse di tristezza infinita ora che ricordava quel giorno tutti seduti in camera
sua, a ridere e a scherzare, uniti, a scherzare dei biscotti che aveva preparato Rinoa,
ecco la prova, girò velocemente una trentina di pagine e lesse: ”dopo
Artemisia, abbiamo fatto un ritrovo in camera mia, Rinoa ha preparato dei biscotti che erano durissimi,
Squall per farla arrabbiare ha provato a spaccarne uno con il gunblade ma non ci è
riuscito…” sotto queste parole c’era una foto di loro seduti tutti sul suo letto, tutti insieme a ridere del tempo che avevano passato insieme, delle cose che avevano fatto e che avevano detto. Poi capì, perché il tempo passa e si rimane sempre allo stesso punto con se stessi, perché? Forse perché lui ci credeva troppo alla magia del
passato, perché si tenta sempre di restare nel mondo che ci piace di più, quel mondo unico per noi che è sempre passato sepolto nello scorrere del tempo. Pianse, pianse amaramente le gioie
passate, pianse di non essere là pianse da solo, o con tutto il mondo in quel maledetto Garden, tormentatore
dell’anima… Andò avanti con quelle pagine, le lesse tutte, ricordando le pacche date a Squall le risate fatte con Irvine, gli allegri saltelli di Selphie ,le scorpacciate di
panini, e persino quando un anno prima aveva avuto l’appendicite… Non poté fare altro che correre fuori di
li, andare alla spiaggia e mettersi a urlare contro il sole: ”prometti che non cambierà più
niente, che io resterò io e il tempo non andrà avanti. Io voglio vivere nel mio mondo il mio mondo del
passato,restituiscimelo!!” Poi tornò al Garden e si accorse che ciò che aveva chiesto era sempre stato lì,
aveva avuto, come tutti, una visione del futuro, una visione dello sbagliato.
Intanto nella sua camera dalla finestra aperta entrò un alito di vento, che fece muovere le pagine del
quaderno, con tutte quelle foto, con tutte quelle parole. Mell’ultima pagina c’era scritto, da Squall:
”Amico mio, non ti preoccupare, il mondo si fermerà in queste pagine...”
E la piuma del passato volò nel cielo...
Per sempre nel mondo, nelle pagine del diario di qualcuno...
FINE
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LE STRATEGIE DI ZELL
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