LA FUSIONE -di "Jack The Ripper"

Due anni dopo la distruzione di Artemisia il mondo era molto cambiato: Irvine si era sposato con Selphie e insieme erano andati a vivere a Dollet; Zell aveva aperto una paninoteca a Balamb; Quistis era andata ad abitare con Edea, Cid ed Ellione all'orfanotrofio ormai ricostruito; Rinoa e Squall erano andati a vivere ad Esthar con Laguna, Ward e Kiros; tutti gli allievi dei Garden si occupavano della sicurezza di ogni paese; le comunicazioni via radio erano state ripristinate e quindi si poteva comunicare da un paese all'altro. La vita trascorreva tranquilla...ma un giorno ci fu una tremenda pioggia di meteore, molti pensarono che quello fosse un'altro pianto Lunare, ma si sbagliavano...le comunicazioni all'inizio furono leggermente disturbate, ma dopo altre due piogge di meteore divennero impossibili; il sole diventò più caldo e sciolse tutti i ghiacciai,le acque si innalzarono e molte città come Balamb e Dollet sparirono, dopo la quinta pioggia il sole perse la maggior parte della sua luminosità, la Terra era diventata un deserto freddo. Il dottor Odine aveva capito che un pianeta sconosciuto stava per entrare in collisione con la Terra, sicuramente questo pianeta per sopravvivere prendeva l'energia dagli altri pianeti e dalle stelle. Non c'era molto tempo, Laguna inviò sul pianeta alieno Nida e Squall. Quando cercarono di uscire dall'atmosfera terrestre accadde qualcosa di strano, era come se l’atmosfera si fosse solidificata. Usciti dall'atmosfera Terrestre l'astronave andò in avaria, era senza controllo, Nida non riusciva più a controllarla! Ad un tratto un rumore come di acciaio tagliato giunse alle orecchie di Squall,che capì il pericolo e disse: 
«Nida mettiti subito la tuta!»

«Perché dovrei?» disse Nida «Siamo in una camera a tenuta stagna e la nave non ha subito danni!»

Squall si mise la tuta e cerco ancora di convicere Nida ma per lui era tardi: l'astronave si aprì in due...era una spada! Nida era esploso per il vuoto d'aria. Dopo pochi secondi anche il Lagunarock fece la stessa fine, l'esplosione fu visibile da tutta la Terra...

Aprì gli occhi, si sentiva strano, era come se tutto quello che vedeva fosse già successo. Si guardò intorno, era sulla terraferma ma era sospeso in aria: un continente galleggiante! Si alzò, lo chiamò tre volte ma Interceptor non era con lui…dov'era? Non si ricordava di essere mai stato lì, ma si ricordava la strada. Ad un certo punto si trovo di fronte al corpo sventrato di un mostro, lo riconobbe: Atma Weapon! Ebbe la sensazione che Loke e gli altri fossero in pericolo e si mise a correre. Vide subito Ghestal morto e Kefka che aveva spostato le statue; ora ricordava tutto! Prese una statua e la spinse con violenza verso Kefka e gridò a Loke: 


«Andate subito alla nave volante!»

Loke fece per andare, si voltò e disse:

«Shadow, noi ti aspetteremo.»

e corse via con gli altri. Ora Shadow era solo con Kefka, ma stava cambiando, iniziò a volare e gli spuntarono le ali, era diventato una spece di angelo. Shadow cercò di combatterlo ma con lui non avevano nessun effetto le armi tradizionali. Kefka stava per attaccare, Shadow capì che era il momento per attaccare a sua volta: prese tutte le spade che aveva e ad una ad una le lanciò su Kefka. L'esito fu negativo: le spade si polverizzarono una dopo l'altra. Shadow si voltò per scappare quando sentì un grido non umano:

« FALLEN ONE»:

Kefka fece il suo colpo migliore e prese in pieno il povero ninja, che cadde a terra ferito. Dopo pochi minuti aprì gli occhi, si alzò e vide che nè Kefka nè le statue erano là. Si mise a correre più velocemente possibile, arrivò alla punta del continente galleggiante e vide la nave volante già in viaggio per la terra. Shadow gridò: 

«Nooo! Non doveva andare così!»

Ormai era tardi, il continente volante esplose e anche la Terra.

Da quel giorno il mondo non fu più lo stesso...

Un cacciatore caccia sempre da solo, ma, stando con Gidan, Amarant aveva capito che l'unione fa la forza. Ormai era l'unico tra coloro che avevano sconfitto Trivia che aveva ancora voglia di avventure. Girò gran parte del mondo in cerca di prede sempre più pregiate e rare, riprese il lavoro di cacciatore a tutti gli effetti. L'ultimo trofeo che trovò nei pressi del villaggio dei Jenoma (i maghi si erano tutti fermati) era la spada del fabbro Ades, quello fu l'unico trofeo che tenne per sé. Riprese a girare per il mondo, doveva assolutamente trovarla, aveva come la sensazione che con lei avrebbe catturato la preda più rara della sua vita. La trovò in fin di vita in una pozza di sangue nel vulcano Gulgu; era svenuta. La portò a Lindblum per farla curare. Dopo tre giorni Lanì aprì gli occhi.

«Dove sono? Chi mi ha portata qui?»

«Sono stato io» rispose Amarant «volevo ritornare a cacciare insieme a te… ma dimmi, chi ti ha ridotto in quello stato?».

Lanì abbasso lo sguardo: sul volto aveva l'espressione di qualcuno che ha visto la morte negli occhi. 

«Shinryu» rispose.

Amarant rimase molto sorpreso.

«L'ho già sconfitto una volta, posso sconfiggerlo di nuovo anche se siamo solo io e te».

Andarono ad informarsi ad Esto Gaza e seppero che il drago era andato verso l'albero di Iifa. Ormai l'albero di Iifa era un posto senza nemmeno più mostri. La scalata fu facile. Arrivati in cima lo videro disteso, sembrava morto. Lanì gli si scagliò contro, Shinryu si alzò, la prese con le sue ali e con una testate le ruppe l'osso del collo. Amarant capì che se non giocava bene le sue carte avrebbe fatto la fine di Lanì. Shinryu si preparo a lanciare il raggio cosmico. Amarant prese dal suo inventario un Wing Edge. Doveva aspettare il momento giusto, ma qualcosa non andava, Shinryu si era alzato in volo, scese in picchiata, bucò l'Albero di Iifa e non uscì più. Amarant capì che quello era un gioco psicologico che Shinryu faceva con lui, si avvicinò al buco e lanciò con tutta la forza che aveva il Wing Edge. Sentì un urlo mostruoso, lo aveva colpito, scese nella cavità dell'albero e lo vide: aveva un'ala staccata ed era svenuto. Amarant stava per finirlo quando Shinryu si alzò. Raccolse tutte le energie e si fece esplodere. L'onda d'urto generata rase al suolo Conde Petit. L'albero di Iifa e quella parte di continente erano stati disintegrati...

Dormiva da 5 anni, relativamente poco visto che il suo massimo era 35 anni. Vincent aveva acquisito la capacità di viaggiare attraverso i sogni, gli incubi e i pensieri delle persone, durante i 5 anni di sonno. Il mondo delle persone normali non faceva più per lui, specialmente dopo la morte di Hojo (voleva vendicarsi della morte di Lucrezia). Si svegliò bruscamente, aveva sentito 3 esplosioni. Capì che non erano esplosioni appartenenti a quel mondo, dopo poco sentì un'altra esplosione venire dalla Gold Saucer Area. Percepì il pensiero di Cloud, pensava ad un Weapon diversa dalle altre, l'ultimo pensiero fu il suo nome ma era troppo debole e non riuscì ad organizzare i pensieri nel giusto modo. I pensieri si fecero confusi, Vincent capì che Cloud stava per morire e viaggiò nei suoi pensieri fino a materializzarsi di fronte a lui. Cloud prima di morire disse solo una frase:

«L'ho ucciso...».

Vincent vide una specie di buco sospeso in aria, come un varco dimensionale, ebbe uno strano presentimento, qualcosa lo voleva, voleva il suo aiuto. Prima di entrare uscì fuori da quelle macerie: di tutto il continente era rimasta quella specie di isoletta. Entrò nel varco, perse l'equilibrio e andò con la testa in una sporgenza dimensionale. Quello che vide era così complicato e così contorto che Vincent perse i sensi. Il varco si chiuse...

Il primo a svegliarsi fu il Ninja,che si trovò in una sala oscura,con poca luce. Lanciò una Fire Skin e tutto si illuminò; il ninja vide a terra 3 corpi che non riconosceva, prese il pugnale e si mise dietro una colonna aspettando le mosse dei tre svenuti, ma notò subito delle scritte sui muri:”Foresta del male” sulla porta, “coloro che entreranno moriranno” sul muro ovest, “le tenebre regneranno su tutto” sul muro est e “siamo i padroni dello spazio e di tutte le dimensioni” sul muro nord. Erano scritte in lingua runica. Shadow capì: i signori delle tenebre avevano aperto varchi in tutte le dimensioni con forme di vita in grado di combattere ad un certo livello di forza. All'inizio non poteva crederci; non poteva esistere nulla di così potente da aprire così tanti varchi dimensionali!

Poi sentì un rumore di spada sguainata: Squall si era svegliato ed aveva estratto il Gunblade e gridando:

«Sei tu il bastardo che mi ha fatto questo? In guardia, assaggerai l'ira di un SeeD!»

Shadow si rese invisibile e iniziò a parlargli: 

« Senti, amico, io sono stato portato qui proprio come te, quindi non prendertela con me! Da dove sono venuto io le cose sono messe male, ma qui rischiamo grosso tutti se non facciamo qualcosa! Le vedi le scritte sui muri? Sono scritte runiche e in pratica vogliono dire che i signori della notte ci hanno portato qui per ucciderci… sono creature fuori dal normale, forse si sono anche fatti vedere sotto altre spoglie nei nostri mondi!».

Squall non era sicuro di aver capito, ma era sicuro che Shadow non era un nemico.

«Io sono Squall…in un certo senso anche dalle mie parti sono incasinato: tre giorni e mi sposo».

«Io sono Shadow…probabilmente se non lo salvo io, il mio mondo entro qualche giorno finirà…».

Amarant aveva ascoltato la conversazione e disse:

«Il mio nome é Amarant Coral, ma chiamatemi solo Amarant… ho una domanda per l'amico ninja: quello che é successo é vero o é solo un ricordo che ci hanno impiantato i signori della notte?».

Shadow si ricordò la leggenda e disse: «Probabilmente la forma geografica dei nostri mondi non é cambiata e nemmeno il numero di abitanti…»

«Allora Nida é salvo e anche la Terra, per fortuna...» disse Squall.

«Quando torno a quella sottospecie di drago gli spacco le ossa una ad una!» esclamò Amarant tranquillizzato.

« Ma quello scemo svenuto là chi é?» domandò Squall.

Ad un tratto Vincent scomparve da dov'era e si materializzò davanti a Squall dicendo: «Come sta Rinoa? Quindi é deciso, vi sposate fra tre giorni…»

«E tu come fai a sapere chi é Rinoa e quando mi ci sposo? E poi chi sei?» disse Squall alterato.

«Mi presento sono Vincent Valentine, molti anni fa ero un Turks poi ho preso la cattiva abitudine di dormire troppo...so praticamente tutto di voi, vi ho letto nel pensiero, strano però che un ninja conosca il runico... Comunque, se ho capito bene, il Gold Saucer é ancora in piedi e Cloud é vivo. Una cosa ve la posso dire, possiamo chiamare i nostri amici per venirci ad aiutare, e forse anche qualche nemico, se ha capito il pericolo ci aiuterà.»

I 4 iniziarono ad andare avanti per la porta, erano usciti fuori da quel posto, era una torre. Erano nella dimensione di Amarant, per la precisione nella foresta del male. Amarant disse:

«Gidan mi raccontò di quando venne qui, non possiamo uscire, a meno che non troviamo l'Ago di Platino!»

Vincent era perplesso, era davvero venuta l'ora di affrontare i signori della notte? Perché proprio lui era stato scelto?

Decisero di dormire. Il giorno dopo girarono per tutta la foresta. All’improvviso arrivarono di fronte ad una torre come quella da cui erano usciti il giorno prima, però c’era una cosa strana: c'era Blank pietrificato! Vincent stava per sparare, quando Amarant lo fermò e disse:

«No, fermo, quello é un mio amico pietrificato!»

Shadow non era convinto e lanciò un Water Edge, la roccia fu corrosa e quello che ne usci non era Blank, ma Celendendero,che, con una voce orribile, disse:

«I mIeI PaDrOnI mI hAnNo OrDiNaTo Di NoN fArE pAsSaRe NeSsUnO!»

Senza troppi complimenti Vincent con un colpo gli aprì la testa in due, Amarant fece un salto enorme e gli scaglio contro un "Exterminio", ed il mostro esplose. Entrarono nella torre, c'era una scritta sopra l'architrave dell'altra porta: “Laboratorio ricerche oceaniche”.Dall'ombra una voce disse:

«Laboratorio ricerche oceaniche…non ti ricordi Squall? C'erano Bahamut, Eden, Ultima Weapon.»

«ZELL!!!!!!-gridò Squall girandosi- Come stai? Come stanno gli altri? Rinoa é preoccupata?»

Zell si mise a raccontare

« Il cielo si era riempito di rocce, sembrava cadessero sulla terra... ma non succedeva niente! Dopo 4 o 5 di quelle false piogge un parte del cielo si fece nera e il Lagunarock vi entrò dentro. Poi venne il Garden a Balamb, e il preside Cid mi mandò a chiamare... Nida era caduto dal Lagunarock! Riunimmo la squadra e con la nave dei SeeD bianchi andammo ad Esthar. Odine non riuscì a spiegarselo. Per ordine di tuo padre tutti gli ingegneri di Esthar ritrovarono il secondo Lagunarock. Io, Rinoa, Selphie, Irvine, e Quistis provammo ad entrare nel varco dove eri entrato tu,però si chiuse, assunse una forma di palla e ci colpì in pieno. Io mi sono risvegliato qui, gli altri sono sulla terra. Chi sono questi tre?»

«Io sono Shadow»

«Chiamami Amarant»

«Piacere, sono Vincent Valentine»

«O.K. andiamo da Irvine» dissero tutti. 

Entrati nella porta videro Irvine che era seduto li, si salutarono, fecero le presentazioni e proseguirono. In fondo alle scale c'era l'altra torre, ma porta era chiusa. Zell si avvicinò, chiedeva 5 unità di vapore.

«Ma il vapore é finito tutto, come facciamo?» disse Zell, ma Shadow silenziosamente fece segno di spostarsi e lanciò un Fire Skin e un Water Edge, e si sprigionò una nube di vapore. La porta si aprì. Quando la nube di vapore si diradò apparve un'area diversa dalle altre, tutto era mooolto più calmo che negli altri posti. Decisero di accamparsi li per la notte. Qualcuno doveva cucinare, era ormai un giorno che non mangiavano! 

Squall disse: «Se cucino io moriamo tutti prima di affrontare i signori della notte...»

Vincent disse: « Non ho bisogno di mangiare, e poi non so nemmeno cucinare...»

Shadow studiò la situazione ed esclamò: «Sono abituato a fare spesso digiuno!»

Squall guardò Amarant

«Ehi! Io sono un cacciatore, non un cuoco, ci vorrebbe Quina!»

Una voce tuonò nell'aria...

«Regà m'avete chiamato? Ve cucino io e nun v'avveleno de sicuro!»

Dal fondo dell'accampamento Zell disse: «E tu chi saresti?»






La strana figura uscita dall'ombra disse: « So Quina der Clan dei Qu» 
«Sai cucinare?» disse Squall.

« E' la migliore cuoca del continente delle nebbie e del continente isolato!» esclamò Amarant. 

Quina cucinò un pranzo che tutti apprezzarono, anche Shadow e Vincent. Quina però non si trovava bene in quella dimensione, lw mancavano le rane, e poi voleva tornare ad Alexandria, così il giorno dopo ritornò al suo mondo. Il giorno dopo i 6 si svegliarono ed uscirono dalla torre.

Il paesaggio era cambiato, conchiglie, case strane, il mare, sfere luminose...

«La citta degli Ancients» esclamò Vincent.

Tutti erano curiosi di sapere dov'erano e gli chiesero maggiori informazioni e Vincent si mise a raccontare:

« Molti secoli fa la terra era popolata dagli Ancients, erano un popolo dotato di poteri immensamente più grandi delle normali persone che usano la magia, loro erano gli unici a conoscere il segreto per arrivare alla "terra promessa". Con il passare del tempo gli Ancients si estinsero, l'ultima di loro, Lucrezia, fu trovata dal Dott. Gast, i due si innamorarono ed ebbero un figlia: AERIS. Ma un giorno un dottore malvagio chiamato Hojo uccise Gast e rapì Lucrezia e Aeris. Hojo ebbe un figlio da Lucrezia, quel bambino prima di nascere fu potenziato con cellule di Jenova, quando il bambino nacque lo chiamarono Sephiroth. Aeris fu trovata da una donna alla stazione: Lucrezia era in fin di vita e chiese alla donna di allevare Aeris. Aeris visse felice per molto tempo, poi un giorno incontrò Cloud e lo aiutò a salvare il mondo, ma il destino volle che vennisse uccisa da Sephiroth. Questa é la storia degli Ancients dalla loro nascita alla loro fine, o almeno credo sia così».

«Non é così!» dissero due voci in coro. Erano Aeris e Tifa. 

Squall dopo un pò chiese a Vincent: «Di un pò, ma le conosci?» 

Vincent un pò perplesso disse: «Sono Tifa e Aeris» 

Zell scattò in piedi e gli disse: «Ma non erano morte?» 

Aeris con voce dolce disse: «Nell'aldilà poco tempo fa si aprì un varco: mi ritrovai a Nibelheim, andai al reattore Mako e vidi Jenova fuori dal tubo di vetro... Stava per morire; mi disse che nella sua vita aveva fatto molti errori, e anche Sephiroth gliel'aveva fatta pagare, poi disse che fuori dal tubo non poteva vivere a lungo, e così mi donò la sua vita e morì.. così ora sono viva, e per di più con gli stessi poteri di Sephiroth!» 

Tifa era molto depressa: sentiva la mancanza di Cloud. Si erano appena fidanzati, quando lui era scomparso all'improvviso. 

Ormai erano diventati un gruppo sostanzioso, ed erano diventati molto legati tra di loro... Solo Shadow stava sempre in disparte e non parlava mai. Quella notte, quando tutti dormivano, Shadow provò a chiamare Interceptor, pur sapendo che il suo cane non sarebbe venuto da lui, ma successe un fatto insolito: si aprì un varco e Shadow vide Interceptor, e alle sue spalle c'era Relm. Fu allora che Shadow capì: quella battaglia era meglio non combatterla... non sempre si fa in tempo a scappare quando tutto sta prendendo una brutta piega, e poi la piccola Relm gli voleva troppo bene per vederlo morire in quel posto fuori dalla linea dello spazio e del tempo. Shadow sorrise, guardò verso i suoi amici, li salutò in silenzio per non svegliarli e se ne andò, sperando che sarebbero riusciti ad uccidere i signori della notte. Il varco si chiuse. 

La mattina si svegliarono e Amarant trovò il biglietto di Shadow che diceva: 

" Mi spiace molto, non posso stare qui, nel mio mondo c'é qualcuno che ha più bisogno di me.

Manderò qualche mio amico, spero vi possano aiutare a sconfiggere i signori della notte.

Buona fortuna

Shadow"



Rimasero perplessi: nessuno si aspettava che l'intrepido ninja avesse rinunciato. Ma non mancava solo lui, Aeris non c'era...Vincent ebbe un presentimento, anche Tifa ebbe la stessa sensazione, si misero a correre e gridando:

«Seguiteci, Aeris é in pericolo!»

Corsero per una strada sull'acqua, formata da blocchi di pietra circolari. Arrivarono alla cima, e la videro che stava pregando... d'un tratto una figura con una spada scese a tutta velocità verso Aeris. Vincent guardò con odio la persona che stava per trafiggere Aeris, era lui: Hojo. Prima che qualcuno muovesse un muscolo Amarant saltò verso Aeris e la buttò in acqua, Hojo infilzò la spada nella gamba di Amarant e la trapassò da parte a parte. Poi egli si trasformò in una creatura simile ad un fantasma, e si scagliò contro Vincent gridando qualcosa su Lucrezia. Ad un tratto Amarant scagliò un "Exterminio" contro Hojo, il quale cadde a terra tramortito. Zell gli saltò a dosso e con un paio di mosse lo finì. Aeris era salva, ma Amarant aveva bisogno di cure... all'improvviso si aprì un varco dimensionale, c'era Alexandria dall'altra parte. Amarant li salutò dicendo che avrebbe inviato lì un "baldo cavalier". Il portale si chiuse. Andarono tutti da Aeris per vedere come stava: grazie ad Amarant era salva. Dovevano trovare l'altra torre, per uscire di lì. La torre era nel tempio. Entrati nella porta che veniva loro di fronte c'era scritto:" Tempio di Centra". 

Entrati nel tempio sentirono rumore di spade, qualcuno stava combattendo. Corsero avanti e la scena che trovarono era questa: Steiner e il generale Leo stavano combattendo contro Seifer e Sephiroth. 

Seifer appena vide Squall si fermò e andò da lui dicendo: « Squall, mi deludi, hai portato con te il gallinaccio e non me!»

E Squall rispose: «Seifer, non cambierai mai! Quanto tempo é passato dall'ultima volta che ci siamo visti?» 

«Troppo...» disse Seifer con la sua solita aria sprezzante. 

Intanto Sephiroth era in difficoltà: stava fronteggiando Steiner e Leo da solo, d'un tratto però vide Aeris, le si avvicinò, la guardò negli occhi e disse: «Mi dispiace...» 

Aeris lo accarezzò sul volto e disse con voce dolce: «Non ti preoccupare, e poi ora é come se fossimo fratello e sorella.»

Steiner e Leo rimasero un pò attoniti e perplessi, ma poi Zell disse: «Ehi barattolo di latta, sei tu il "baldo cavaliere" mandato da Amarant?» 

Con aria minacciosa e arrabbiata Steiner si voltò verso Zell e disse: «E Amarant mi ha fatto lasciare Beatrix da sola per venire da voi in questo posto desolato?»

Tifa si avvicinò a Leo e disse: «Tu chi sei?» 

Leo con voce fiera disse: « Sono il GENERALE LEO, ma chiamatemi semplicemente Leo. Un ninja di nome Shadow mi ha mandato qui per aiutare dei guerrieri, siete per caso voi?>> 

Squall si voltò e disse: «Quindi il cavaliere é l'amico di Amarant e tu sei la persona che ci ha inviato Shadow?» 

Essi risposero di sì. 

Il resto della giornata la passarono a presentarsi e a parlare di loro e dei loro mondi. La notte mentre tutti dormivano una voce tuonò nell'aria:

«CHI OSA VIOLARE IL MIO TERRITORIO? ASSAGGERETE L'IRA DI ODINO» 


Saltarono tutti in piedi, con un'espressione meravigliata; era proprio lui, ODINO, ma era diverso dall'altra volta, era avvolto da un'aura oscura, impugnava una spada simile alla quarta. Squall e Sephiroth capirono subito chi era in realtà il dio nordico: 
«Uno dei signori della notte!» dissero in coro. 

Seifer sicuro di sè disse: «Ricordi cosa é successo nel Lunatic Pandora? O forse devo rinfrescarti la memoria?» 

Squall lo fermò e disse: «Questa forma di Odino é più forte di quella che hai battuto nel Lunatic Pandora, qui ci vuole un piano! Irvine, Vincent sparategli dei colpi accecanti e guadagnate tempo, gli altri vengano qui, Zell tu fai una strategia di combattimento.» 

Irvine e Vincent iniziarono a bombardarlo, il dio nordico non vedeva più niente e non riusciva ad attaccare; intanto Zell dava disposizioni: « Steiner e Leo devono attaccarlo lateralmente con l'attacco shock. Aeris deve curare i feriti, sempre se ce ne saranno. Squall e Sephiroth devono prenderlo alle spalle con un attacco fisico il più forte possibile, poi io e Tifa lo prendiamo un pò a calci, Irvine e Vincent dovrebbero sparargli contro una tempesta di granate, e per finirlo Seifer devi usare il Bloodfest». 

Tutti seguirono gli ordini alla lettera: con i colpi di Steiner e di Leo Odino cadde da cavallo, Squall e Sephiroth con due colpi micidiali lo misero al tappeto, ma Odino non si dava per vinto, con un colpo ferì Leo, che venne subito curato da Aeris, poi Zell e Tifa con qualche colpo di arti marziali lo fecero cadere a terra, e senza avere il tempo di reagire Odino fu investito da una tempesta di granate, prima che il fumo si diradasse un grido si sentì forte nell'aria:

«BLOODFEST!»

Questo era un biglietto di sola andata per l'aldilà offerto gentilmente ad Odino da Seifer. Quando il fumo si diradò odino era ridotto ad un cumulo di polvere. Dietro di lui si apri un varco, ne uscì Ghilgamesh e disse

<<Ancora voi? ma stavolta che fine ha fatto la quarta?»

Squall lo guardò dritto negli occhi e gli disse: «E' la seconda volta che ti incontriamo, chi sei?» 

Ghilgamesh inizio a raccontare...«Mi chiamo Ghilgamesh e una volta, in un altro mondo, ero uno dei tanti a servizio di uno stregone malvagio: Ex-Death. Quattro giovani valorosi lo volevano sconfiggere, e io un giorno decisi di aiutarli, ma fui rinchiuso in una dimensione da cui non potei più uscire... ma un giorno il biondino con l'impermeabile uccise Odino e la quarta, cioé la sua spada, fece un taglio nell'asse della mia dimensione, da quel giorno posso viaggiare in tutte le dimensioni e a volte anche attraverso il tempo. Sto cercando una spada per sostituire l'Excalibur ossidata, ormai inutile, pensavo di usare un'altra quarta, ma l'avete distrutta...» 

D'un tratto Steiner alzò la testa e si ricordo di quello che gli aveva dato Amarant: La spada di Ades. La prese e avvicinandosi a Ghilgamesh disse: «Questa me l'ha affidata un amico, é la spada di un fabbro, forse il più bravo del mondo, prendila, é tua se la vuoi! io ho gia l'Excalibur2 e di questa non so che farmene.» 

Ghilgamesh guardò la spada, la prese e disse: «Ti ringrazio molto cavaliere, per dimostrarvi la mia gratitudine vi darò il potere di viaggiare da dimensione a dimensione. Ora io qui ho finito, forse un giorno ci rincontreremo. Addio.» 

Così Ghilgamesh se ne andò. Ora uno dei signori della notte era morto, bisognava trovare gli altri e soprattutto bisognava trovare aiuto. Squall propose di andare nella sua dimensione per prendere il resto del gruppo del Garden. La decisione fu accettata. Aprirono un varco dimensionale e uscirono dal tempio. si trovarono ad Esthar, a casa di Squall. Rinoa quando lo vide si mise a piangere e lo abbracciò forte, si sarebbero dovuti sposare il giorno prima. Squall consolò Rinoa e le spiegò la situazione. Rinoa si asciugò le lacrime e decise di andare con loro, almeno se fossero morti lo avrebbero fatto insieme. Poi Squall andò da Laguna e si fece dare il secondo Lagunarock, e tutti andarono a Dollet. Andarono a casa di Irvine, Selphie era sola, quando vide che Squall era vivo svenne. Poco dopo tornò Irvine, vide Squall e svenne anche lui. Al loro risveglio Squall spiegò tutto quello che era successo e quello che poteva succedere. Irvine e Selphie si fecero seri e andarono con Squall verso l'ignoto. Mancava solo Quistis. Andarono all'orfanotrofio e spiegarono tutto anche a lei. Quistis sentiva che quella era una battaglia per la quale valeva la pena combattere e decise di andare con loro. Ormai i SeeD c'erano tutti. 

Vincent disse: «Certo, ora siamo più numerosi e più forti, ma ancora non basta... Odino aveva quasi fatto secco Leo, dobbiamo andare da Cloud» 

Aprirono il varco dimensionale ed uscirono nel mondo di Vincent. Erano sull'Hig Wind. C'erano tutti meno che Cloud. Tutti erano d'accordo con Vincent e decisero di seguirlo. Non sapevano dove fosse Cloud, così Vincent si smaterializzò e dopo pochi minuti tornò con Cloud. Era andato a Nibelheim. Il gruppo era ormai molto numeroso, quindi Steiner e Leo li salutarono e tornarono a casa. Cait Sith non se la sentiva di andare, perché voleva girare per il mondo, quindi se ne andò nella dimensione di Leo, dove conobbe una persona, con la quale divenne molto amico: Setzer. 

I 16 intanto andarono in quel tempio dove avevano trovato Odino. Lì c'era una porta che prima non c'era; sopra c'era scritto "Inferno delle fiamme ghiacciate".In quel luogo tutto era fatto di ghiaccio, ma il ghiaccio era incandescente e di colore nero. Camminando in quel labirinto arrivarono alla Sala del Trono: sul trono c'erano Shiva e Ifrit, ma con un'aura oscura, come Odino. Non c'era tempo per fare delle strategie, attaccarono tutti e tutti insieme; passarono pochi secondi e tutti e 16 si trovarono al tappeto imprigionati da quello strano ghiaccio. Shiva e Ifrid usavano colpi congiunti, nonostante gli elementi contrari,e ora si stavano preparando a finirli, ma d'un tratto s'aprì il varco dimensionale e ne uscì Ghilgamesh che disse: 


«Non vi ho abbandonato, vi ho portato aiuto»
Quando finì la frase entrò nel varco e ne uscirono fuori: Atma Weapon, Diamond weapon, Emerald weapon, Ruby weapon, Ultima weapon e la più potente di tutte, Omega Weapon. Erano lì per aiutarli. Iniziarono ad attaccare Shiva e Ifrid, ma erano alla pari. Dopo molti attacchi, contrattacchi e mosse varie le Weapon si prepararono ad usare una mossa nuova, la più devastante che avessero mai potuto ideare: Final Impact. Intanto Shiva e Ifrid avevano raccolto tutte le energie e stavano per lanciare il loro colpo più potente. Intanto Zell si era liberato dal ghiaccio, e liberò gli altri. Si sentirono due esplosioni paurose, ma nè le Weapon e nè Shiva e Ifrid avevano attaccato, era qualcosa di più: l'ultimo Signore della notte aveva distrutto il mondo di Leo e il mondo Steiner. Ad un tratto Omega disse con una voce quasi umana: 

«Andate via di qui finche siete in tempo, fra poco probabilmente anche questa dimensione cesserà di esistere, noi Weapon ci sacrificheremo per tutte le dimensioni!»

Squall aprì un varco, e tutti e 16 vi entrarono dentro. Il varco si chiuse, erano nella dimensione di Ghilgamesh, cioé fuori dallo spazio e fuori dal tempo. Sentirono un boato spaventoso, la dimensione dove stavano combattendo le Weapon aveva cessato di esistere. Ora non dovevano essere precipitosi, dovevano avere una strategia. Zell ebbe un colpo di genio e si mise a spiegare: 

«Non sappiamo chi dobbiamo affrontare, perciò vi voglio tutti al massimo e dovete dare il meglio, io non combatterò, starò in seconda linea per darvi le indicazioni giuste. Inizialmente dovete fare così: 

Irvine, Barret e Vincent starete con in seconda linea e sparerete colpi Vibranti a ripetizione, sempre e comunque.

Quistis, tu devi usare la magia Multidifesa su di noi e poi Multilaser sul nemico.

Rinoa, dopo che Quistis ha usato Multidifesa tu ed angelo dovete usare assolutamente Luna Invisibile.

Cid, tu dovrai usare la tecnica Hig Wind.

Aeris, Red XIII e Yuffie, voi starete in seconda linea a curare gli eventuali feriti.

Squall, devi usare il Renzokuken con il colpo finale Cuore di Pietra.

Seifer, tu usa il Bloodfest.

Cloud, usa l'Omnislash.

Infine Sephiroth copia l'Omnislash, devi riuscire a farlo.

Non dobbiamo fermarci nemmeno un secondo.»

Dopo aver dato le indicazioni Zell aprì un varco, andarono a finire vicino Ghilgamesh, in una dimensione con poche forme di vita. 

Squall disse:«Ehi Ghilgamesh, sai per caso chi é l'ultimo signore della notte?» 

Ghilgamesh rispose: «Si chiama Genji, é tutto il set di oggetti Genji, cioè armatura, scudo, elmo, guanto e due oggetti di cui non si era mai sentito parlare: le due spade Genji. Per trovarlo dovete entrare in quel varco laggiù» 

Squall ringraziò e con gli altri andarono nel varco. Appena uscirono dall'altra parte si trovarono di fronte Genji. 

Zell disse: «Fate come vi ho detto prima!!» 

Tutti eseguirono gli ordini di Zell, ma Genji era troppo forte, dopo tutti quegli attacchi non gli avevano fatto che qualche graffio all'armatura. Prima che ricominciassero ad attaccare erano tutti al tappeto, tranne Zell e Aeris. Genji si volto e azionò un timer, quando il timer fosse arrivato a zero il mondo di Squall e quello di Cloud sarebbero esplosi. Red XIII raccolse le poche energie che aveva e curò Cloud, Seifer, Sephiroth e Squall. Zell disse loro di non fare niente, aveva un'idea e disse ad Aeris «Invoca Knight of the Round». 

Poi si rivolse ai 4 guerrieri ancora in piedi :«Combinate le vostre mosse con Knight of the Round» 

Genji si girò e sentì 5 voci che dicevano

«ULTIMATE END!» 

«RENZOKUKEN!» 

«OMNISLASH!» 

«BLOODFEAST!» 

«OMNISLASH!» 

Ne uscì una combo letale, praticamente attaccarono tutti nello stesso istante, Genji si disintegrò. Il timer stava per arrivare a zero, quando Zell disse: «Fatemi provare a fermarlo, sono un mago con gli aggeggi elettronici»

Zell toccò molti bottoni, sembrava sapere cosa stesse facendo: dopo un po' il timer arrivò a zero, ma non ci fu nessuna esplosione, le due dimensioni si erano invece fuse. 

Dopo questa storia Squall e Rinoa si sposarono, Barret tornò da Marlene, Zell iniziò ad uscire con Yuffie, Vincent si mise in società con Irvine e fondarono una scuola per cecchini, Quistis si innamorò di Sephiroth e andarono a vivere insieme all'orfanotrofio, Seifer fece colpo su Aeris e subito si sposarono, Selphie rimase sempre la moglie di Irvine, Red XIII strinse amicizia con Angelo e quindi andò a stare da Squall, Cloud e Tifa erano gia sposati, per loro non cambiò niente, e Cid divenne un ingegnere Esthariano.

THE END

 

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LE STRATEGIE DI ZELL
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